«Sono estremamente imbarazzato a parlare di questo libro, che forse non sarà un capolavoro (non so bene cosa sia un capolavoro e ormai diffido di questo genere di opere), ma è sicuramente una delle cose più originali, più singolari che abbia mai letto. In cosa consiste la sua originalità? Io sento che in queste pagine c’è qualcosa di inafferrabile, che sfugge a qualsiasi definizione, a qualsiasi spiegazione». Così scriveva Francis de Miomandre nel 1930, presentando la sua traduzione dell’edizione francese di De la elegancia mientras se duerme, del Visconte di Lascano Tegui.1 L’elogio non è di maniera, e vale la pena ricordare che Miomandre – illustre ispanista d’Oltralpe, autore a sua volta di opere letterarie raffinatissime e singolari, oltre che di una miriade di articoli giornalistici – ebbe il merito di scoprire e promuovere talenti come Claudel, Gide, Valéry, Proust, e di difendere Cèline dalle accuse di turpiloquio.