(un omaggio ai suoi 102 anni)
Alla domanda se voleva essere il miglior poeta del Cile, Nicanor Parra rispose con la sua proverbiale ironia che si accontentava di essere il miglior poeta di Isla Negra, località dove viveva anche Pablo Neruda. E non fece mai mistero del fatto che: «Neruda fu sempre un problema per me. Una sfida, un ostacolo che incontravo sulla mia strada». Così affrontò la sfida sul piano della poetica creando l’anti-poesia, ovvero la sovversione delle pretese totalizzanti del Vate. Niente di più lontano infatti dal tono sacerdotale di Neruda, dalle sue metafore ampollose e immaginifiche, che il sommesso chiacchiericcio dell’uomo comune, impantanato in banali situazioni quotidiane, che Parra riproduce nei suoi versi. E se Neruda si ispirò a Whitman per il suo Canto general, Parra influenzò Ginsberg e Ferlinghetti, che negli anni ’60 tradussero e pubblicarono i suoi versi negli Usa.
Pur proclamando in varie occasioni rispetto e persino un certo affetto per la vaca sagrada delle lettere cilene, Nicanor non si negò mai il piacere di scherzare sul suo nome (cioè sulla sua fama). Come quando dichiarò allo scrittore Carlos Franz: «Avrai notato che sono l’unico poeta cileno senza pseudonimo (allusione a Neruda, Mistral, De Rokha e Vicente Huidobro). Il fatto è che un antipoeta non può inventarsi uno pseudonimo. Ha bisogno di un nome reale che sia vacante, per occuparlo. Capisci? Alla fine l’ho trovato: Neftalí Reyes. Il prossimo libro lo firmerò come Neftalí Reyes. E sotto, fra parentesi e cancellato: Nicanor Parra.» Ora, Neftalí Reyes è il vero nome di Neruda.
E chissà come avrà preso «Pablito» il discorso in suo onore pronunciato nel 1962, dove Nicanor fissa in modo incontrovertibile la differenza tra sé – «l’antipoeta che viene considerato persona non grata» – e Neruda, tra il «francotiratore» e il «poeta soldato che non esce mai senza il suo mitra».
Mitra in pugno, Neruda si conquistò il Nobel per la letteratura, laddove Parra più modestamente rivendicava per sé quello della lettura: «Il Nobel della Lettura dovrebbero darlo a me / che sono il lettore ideale / e leggo tutto quello che mi capita. / Leggo i nomi delle strade / e le insegne luminose / e i muri dei bagni / e le nuove liste di prezzi».
(Pubblicato su Blow-up)
Per chi legge lo spagnolo, ecco un sito a lui dedicato:
www.nicanorparra.uchile.cl/
In italiano si possono leggere alcune sue poesie qui:
archiviobolano.it/bol_autcit_nicanorparra.html
e qui:
paginecheamo.wordpress.com/category/nicanor-parra/
Qui si può leggere un’intervista concessa doo l’assegnazione del Premio Cervantes nel 2012:
http://www.edizionisur.it/sotto-il-vulcano/15-02-2012/i-poeti-sono-scesi-dallolimpo/