Approfondimenti, Borbolla, Borbolla approfondimenti

I lipogrammi di Oscar de la Borbolla

fotografía379

1.

Il lipogramma è un testo – poetico o in prosa – nel quale è stata deliberatamente omessa una lettera, o un gruppo di lettere, e di conseguenza tutte le parole che la contengono. Si tratta dunque di un’arbitraria scelta formale, e tale limitazione autoimposta può assumere un carattere particolarmente stringente quando la lettera scartata ricorre con frequenza nel lessico di una lingua. I dizionari classificano i lipogrammi come “artifici” o “esercizi” retorici e li ricomprendono sotto la categoria più generale dei “giochi di parole”. Le enciclopedie, dal canto loro, sono relativamente ricche di esempi che risalgono fino all’Antichità classica e non conoscono frontiere. Si menzionano infatti, fra l’altro, due 57riscritture lipogrammatiche (andate perdute) dell’Iliade e dell’Odissea, rispettivamente del III e del V secolo d.C., L’R sbandita sopra la potenza d’amore, poema di Vincenzo Ciminello Cardone, domenicano italiano del XV secolo, una raccolta di novelle del 1641, Varios effetos de amor en cinco novelas exemplares, dello spagnolo Alonso de Alcalá y Herrera, con l’omissione in ciascuna di una vocale, l’intera opera del poeta romantico tedesco Gottlob Burmann, da cui è assente la lettera R, il Voyage autour du monde sans la lettre A del francese Jacques Arago, del 1853, eccetera. Nell’America di lingua spagnola si può ricordare un racconto giovanile di Rubén Darío, “Amar hasta fracasar”,1 che prescinde da tutte le vocali eccetto la A. In ogni caso è nel Novecento che si assiste agli esperimenti più arditi, supportati da pregevoli sforzi di sistemazione teorica, segnatamente in Francia da parte del gruppo dell’Oulipo (Ouvroir de Littérature Potentielle), con svariati contributi di alcuni dei suoi più importanti animatori: Italo Calvino, Raymond Queneau e soprattutto Georges Perec. Calvino ci ha lasciato un lipogramma che si potrebbe definire “vocalico progressivo”:

 

Continue reading

Standard