È arrivato in libreria 2666, il romanzo postumo di Roberto Bolaño (nella traduzione di Ilide Carmignani) che Adelphi ha deciso di pubblicare in due volumi (il prossimo uscirà fra un anno). L’autore, consapevole del peggioramento delle sue condizioni di salute e preoccupato di garantire qualche introito alla famiglia, avrebbe voluto cinque volumi separati (tante sono le parti, dotate di relativa autonomia, in cui si divide 2666) e distanziati nel tempo. L’editore spagnolo però, in considerazione del carattere malgrado tutto profondamente unitario dell’opera, ha deciso di pubblicarla in un unico volume. Inevitabili le polemiche, ma molti gliene sono stati grati. (Mica bisogna sempre rispettare le ultime volontà di un autore, viceversa non potremmo leggere buona parte dell’opera di Kafka.)